In una farmacia di Palermo, in fila, ascolto una signora tra i quaranta e i cinquant’anni rivolgersi alla giovane farmacista.
Signora: Dottoressa, mi scusi, ma io c’ho il mio bambino che ha la febbre a 39 da un giorno e mezzo, che gli devo dare?
Farmacista: Signora, dipende. Ma c’ha le placche in gola?
S.: Ehhhh, non lo so… è importante?
F.: Eh sì! Perchè se ha le placche allora ci vuole l’antibiotico. Per far scendere la febbre basta la Tachipirina…
S.: Allora mi dia la Tachipirina intanto, poi dopo controllo se ha le placche…
F.: Da 500 mg o da 1000?
S.: Meglio da mille, per cortesia.
F.: Sì, ma per i bambini bastano 1000 al giorno…
S.: Ah, non si preoccupi, quello il mio bambino c’ha ventisei anni!
Le mamme del Sud. La rovina dei loro figli.
(Che poi, là per là, mi sovviene che la signora si è decisa ad andare in farmacia dopo un giorno e mezzo di febbre e non ha neanche chiamato un dottore…)
luglio 23rd, 2010 → 14:36
[…] per l’invasione. E’ vero, l’amore può spesso tramutarsi in una terapia invasiva, ma non per questo bisogna contrapporre l’attenzione per l’altro alla libertà: […]